Fantastiche avventure di Kavalier e Clay, Le
di Michael Chabon (2003)
Josef Kavalier è un adolescente
ebreo che – nella Praga anni ’30 – coltiva un sogno non poi tanto segreto: come
ama raccontare a chiunque lo voglia ascoltare calcherà le orme di Houdini, il
più grande escapista della storia! Studia, si applica con entusiasmo, vivendo
in un mondo di fantasie in cui il palcoscenico è il suo ambiente naturale, il
pubblico trattiene il fiato durante tutte le sue esibizioni. Ma quando la longa manus del nazismo allunga le sue grinfie
ghettizzando gli ebrei praghesi, la realtà irrompe bruscamente nella vita di
Josef. I suoi genitori studiano un piano per farlo fuggire, investendo i risparmi
di una vita: la destinazione del ragazzo è New York, dove sarà ospite di una
zia e del cugino Samuel Klayman. All’umiliazione che sente bruciargli il petto –
perché lui fugge, lasciando i genitori e il fratellino in balìa dei tedeschi? -
si unisce il terrore e la frustrazione
quando, dopo poche ore, viene fermato al confine e rispedito indietro. Dopo
mille peripezie – non ultima quella di viaggiare in una cassa contenente
nientemeno che il Golem di Praga – raggiunge da est la Grande Mela. L’impatto
con l’America è forte, la differenza tra il vecchio e il nuovo continente non è
mai stata tanto marcata. Tutto è nuovo, grande, affascinante, super… proprio
come il protagonista del fumetto per cui bambini ed adolescenti impazziscono in
quegli anni: Superman. Josef ha sempre la mente dell’altra parte dell’Atlantico,
dove gli orrori nazisti stanno per cominciare… il pensiero di liberare la sua
famiglia dal giogo della svastica diventa un’ossessione. Sam scopre che il
cugino disegna divinamente e cerca di incanalare i suoi pensieri sulla
creazione di un fumetto, di cui lui scriverebbe le sceneggiature. L’incontro tra
i due cugini crea una miscela esplosiva, che deflagra generando un successo
editoriale senza precedenti. La premiata ditta Joe Kavalier e Sam Clay dà vita
all’Escapista, supereroe maestro della fuga in lotta coi nazisti del folle
Attila Haxoff. Su questa valvola di sfogo, Joe veicolerà tutto l’odio per
Hitler, tutta la vergogna di essere in salvo mentre la sua famiglia langue a
Praga… e per qualche tempo gli basterà. L’escalation della follia nazista
cambierà – sebbene a distanza - le sorti dei due cugini, facendo deragliare le
loro vite dal percorso originario. Chabon racconta 20 anni di storia americana
dalla Grande Depressione alle soglie
della Guerra fredda, passando per il nodo della Grande Guerra e lo fa con
maestria, incentrando la sua narrazione su Joe, il vero protagonista del
romanzo, escapista in fuga da un passato a cui continua a tornare con la mente
e con il cuore, fino a diventarne schiavo, sbriciolando la propria felicità a
bordate di sensi di colpa. Sullo sfondo la NY frizzante dell’arte, della
cultura, delle prime star cinematografiche, del sogno americano improvvisamente
lacerato dall’attacco giapponese a Pearl Harbour… L’America del fumetto, destinato
a diventare fenomeno di cultura universale dando i natali qualche decennio dopo
alla pop art. Un’epopea Le fantastiche
avventure di Kavalier e Clay tipicamente americana, narrata con una prosa
che crea le atmosfere oniriche proprie del fumetto, divertente anche quando
narra fatti tragici, rocambolesca, mai noiosa… non è un caso che quest’opera
sia valsa a Chabon il Pulitzer nel 2001.
GIUDIZIO: WW 1/2
Vedrei bene i Wachowsky Bros. di Matrix alla cinepresa per la versione cinematografica del romanzo di Chabon. Protagonisti? Jesse Eisemberg nei panni di Joe e Josh Hutcherson in quelly di Sam.
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