Io e te (E.M.)
di Niccolò Ammaniti (2010)
Lorenzo, lo si potrebbe liquidare definendolo un ragazzo problematico, ma sarebbe troppo generalizzante. E' un ragazzino poco socievole, timido, che odia tante cose, è incompreso, e per questo non si apre agli altri. E' un disadattato, ed è difficile fargli accettare la sua condizione esistenziale. Frequenta il liceo ma non riesce a farsi degli amici, non che gli interessi più di tanto. I genitori sono preoccupati per questo, e sarà lui stesso a provvedere per rassicurarli. Un giorno sente un gruppo di suoi compagni di scuola che organizzano una settimana bianca a Cortina. Lorenzo vorrebbe andarci, o no, non lo sa neanche lui, ma non viene invitato. Nonostante ciò si convince da solo talmente tanto che l'abbiano invitato, che lo comunica alla madre, la quale al momento della notizia corre a chiudersi in bagno per piangere dall'emozione. Ormai l'ha fatto, non può tirarsi indietro, non vuole deludere la madre. Il giorno della partenza si fa accompagnare dalla madre all'appuntamento, ma si fa lasciare un pò prima, e, senza che gli altri l'abbiano visto ritorna a casa e si nasconde in cantina. Ci sono provviste e svaghi a sufficienza per sopravvivere una settimana: televisore, play station, libri, cibi in scatola e un piccolo bagno con lo sciacquone rotto. Ma come farà ad essere convincente quando la madre lo chiamerà al cellulare? Come fa ad essere sicuro che in quella settimana nessuno scenderà in cantina? Ammaniti torna ad indagare negli sterminati meandri dell'adolescenza, quella fase della crescita in cui non esiste la parola "rassegnazione", a maggior ragione se non ci si sente a proprio agio con ciò che ci circonda. Lorenzo in qualche modo ricorda il coetaneo Cristiano, protagonista di Come dio comanda, scontroso, difficile, diverso, eppure sensibile. Ma può lo spirito dell'adolescenza durare per sempre? Possono i rapporti umani essere visti sempre attraverso quegli occhi ribelli? Con toccante coinvolgimento e una narrazione semplice, asciutta e breve (il romanzo conta poco più di cento pagine), Ammaniti esplora ciò che si nasconde nella testa dell'adolescente che non accetta il "sistema", le relazioni con il prossimo, il rapporto col passato, le bugie, le illusioni e le prospettive per il futuro. In tra parole: sensibilità e maestria disarmanti.
GIUDIZIO: WW
Beh, Ammaniti ha acquisito fama anche grazie alla trasposizione cinematografica di due suoi romanzi: Io non ho paura e Come Dio comanda, nulla vieta che anche questo possa diventare una pellicola!
|