Senza lasciare traccia
di Jodi Picoult (2007)
Può una persona che dedica la vita alla ricerca di persone scomparse perdersi all'improvviso? Può il padre più attento e devoto del mondo trasformarsi in un mostro? Può un avvocato alcolista pulito da 5 anni restare sobrio durante un processo più grande di lui? Può un giornalista d'assalto rinunciare per amore a scrivere il reportage della sua vita? In una domanda: quel che siamo è scritto nella roccia o sulla fine sabbia di un deserto ventoso? A queste domande risponde questo bel Senza lasciare traccia (edito Corbaccio), un legal-sentimental thriller che racconta del buco nero che si apre nella vita di Delia Hopkins il giorno che la polizia viene a bussare alla sua porta. Delia lavora in appoggio al dipartimento della cittadina del New Hampshire dove vive: con Greta, il suo fedele segugio, forma la squadra cinofila locale per la ricerca di persone scomparse. Delia ha una splendida bambina di quattro anni, avuta da Eric, l'amore della sua vita fin da ragazzina. Ha un padre, Andrew, che l'ha accudita fin da quando è rimasta orfana della madre, morta 28 anni prima in un incidente stradale. Delia è una donna felice, anche se nella sua vita non tutto è stato rose e fiori: la perdita della madre le ha lasciato un buco nell'anima; i problemi con l'alcool di Eric hanno rischiato più di una volta di farli separare... ma grazie all'amore che ha intorno - quello di Andrew, quello dello stesso Eric, quello di Fitz, miglior amico della coppia fin dall'adolescenza - è sempre riuscita a passare indenne, anzi, fortificata, attraverso ogni avversità. Almeno fino a quel giorno in cui è suonato il campanello di casa. Almeno fino a quando un agente speciale non ha tratto in arresto Andrew, accusandolo di essere in realtà Charles Matthews, reo d'aver rapito 28 anni prima la propria bambina, Bethany. Da quel giorno la vita di Delia/Bethany sfuma in una pozzanghera dai contorni fluidi, incerti, evapora sotto l'azione del sole cocente di sempre più eclatanti e sconvolgenti rivelazioni. Prima fra tutte quella che sua madre non è mai morta. Da qui inizia la lunga trafila del processo che porterà i protagonisti in Arizona, dove i Matthews originariamente vivevano, mettendone a dura prova l'amore reciproco, la fiducia in se stessi e negli altri, la capacità di giudicare serenamente ed oggettivamente persone ed azioni. Andrew si troverà ad affrontare - ormai sessantenne - le atrocità della vita carceraria; Eric - avvocato senza esperienza - dovrà salvare dalla condanna un Andrew che pare ormai spacciato; Fitz - cronista di un quotidiano - dovrebbe seguire il processo sfruttando la sua conoscenza dei protagonisti; Delia dovrà cercare di sopravvivere da un lato e ricostruire il suo passato dall'altro. Un libro corale, in cui ogni capitolo è scritto in prima persona dai principali protagonisti, un romanzo toccante e commovente, ma anche capace di durezza e spietatezza. Mai scontato, soprattutto in alcuni accadimenti del finale, contiene frasi straordinarie che potrebbero assurgere facilmente ad aforismi. Un'ottima prosa, forse a tratti un po' troppo zuccherina, che stregherà gli animi più romantici. Kharmico!
GIUDIZIO: WW 1/2
Un'ottima trama per un film di sicuro successo, da affidare alle sapienti mani di un guru della telecamera come Ridley Scott.
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