Queste oscure materie - La trilogia
di Philip Pullman (1995)
Chi ama la fantasy ha mantenuto un forte legame con l’infanzia? Puo’ darsi. Tuttavia alcuni autori, pur avendo ottenuto riconoscimenti di tutto rispetto nella letteratura per ragazzi, hanno una capacita’ di raccontare che coinvolge e attrae anche persone che ormai hanno abbandonato l’eta’ dell’adolescenza. Uno di questi e’ Philip Pullman. Nato nel 1946 a Norwich, in Gran Bretagna, vive attualmente a Oxford dove a suo tempo si e’ laureato in Letteratura Inglese. Nel 2005 ha ottenuto il Premio Astrid Lindgren Memorial, che e’ considerato il Nobel della letteratura per ragazzi. I suoi racconti piu’ famosi sono quelli che fanno parte della trilogia che inizia con La Bussola d’Oro, recentemente portato sullo schermo da Chris Weitz, con attori del calibro di Nicole Kidman, Daniel Craig e Eva Green. Il film, pero’, non rende giustizia al libro, che riesce a dare una visione molto piu’ approfondita del mondo parallelo e crea una sorta di rimpianto per noi che non abbiamo un daimon come compagno. Protagonista del racconto e’ Lyra, ragazzina dalle oscure origini che vive al Jordan College di Oxford, vicino a Londra. E’ un po’ scavezzacollo, intelligente ma poco attenta alla scuola. Alle lezioni preferisce la compagnia dei suoi amici di cui e’ la leader indiscussa. Come tutti puo’ contare sul suo daimon, una sorta di anima esterna in forma di animale, legato per la vita che condivide scelte e decisioni. Il daimon e’ sempre di sesso contrario e, fino a quando il compagno umano non diventa adulto, puo’ cambiare aspetto secondo le necessita’. Il passaggio dall’eta’ adolescenziale a quella adulta viene segnato dalla stabilizzazione della forma del daimon. Il mondo di Lyra ricorda la nostra Terra inizio novecento, ma si distingue per diversi aspetti. A parte i daimon, alcuni luoghi sono simili ma non uguali (nel continente americano lo stato piu’ importante si chiama Nuova Francia, sull’Artico regnano giganteschi orsi corazzati, la scienza e’ piu’ avanzata in alcuni campi ed e’ sempre piu’ sotto il controllo religioso...). Improvvisamente Lyra si trova proiettata in una realta’ completamente diversa, scopre le sue origini, i suoi genitori e il suo destino. Lei e il suo daimon diventano protagonisti di intrighi mondiali, si trovano a possedere l’unico aletiometro – una specie di bussola d’oro in grado di dire la verita’ - ancora non requisito dalla chiesa e sono costretti ad andare alla ricerca di che cosa e’ la misteriosa Polvere dalle proprieta’ oscure che sta diventando una vera e propria ossessione per autorita’, uomini di scienza, streghe. Il libro si legge tutto d’un fiato; e’ scritto davvero bene e poiche’ l’ultimo capitolo e’ in realta’ una preparazione alla seconda puntata non si puo’ fare a meno di passare a “La lama sottile”. Se La Bussola d’Oro e’ ambientato in un mondo parallelo, La Lama Sottile porta il lettore in un pianeta intermedio, collegato a quello di Lyra attraverso un ponte creato dalla Polvere. Questo ambiente e’ una sorta di passaggio tra il mondo di Lyra e la nostra Terra. E’ per questo che un ragazzo terrestre, Will Parry – anch’egli in fuga da una situazione complessa e problematica -, entra in contatto con la giovinetta. Dopo un primo momento di incomprensione, Will e Lyra capiranno di avere un obiettivo comune e si uniranno per combattere contro la malvagita’. La posta in gioco e’ altissima: non solo le loro vite sono in pericolo, ma anche i mondi dai quali arrivano. In un crescendo di suspence, di situazioni che non sono quello che sembrano al primo momento, con l’aiuto di vecchi e nuovi compagni, di fatiche e scelte non sempre facili il romanzo si snoda denso di forza e bellezza. Un oggetto in possesso di Will sara’ determinante per la storia, che – come la prima puntata – e’ preparatoria del terzo (e conclusivo) libro. Il cannocchiale d’ambra porta i due ragazzi alla battaglia finale in cui anche la “nostra” Terra ha un ruolo importante. Non e’ semplicemente il “bene” contro il “male”; e’ piuttosto lo scontro dei valori dell’eta’ giovanile contro gli aspetti peggiori dell’eta’ adulta. In un multiforme universo, composto da personaggi geniali, strane creature, mondi completamente diversi, i protagonisti devono crescere e fare delle scelte dolorose ma indispensabili per un bene superiore a quello individuale. L’avventura giunge a termine, dopo aver esplorato i recessi piu’ profondi dell’animo e aver unito filosofia, mito, religione e storia. E’ una trilogia fantasy, ma diverse situazioni si possono ritrovare anche nella realta’. Pullman ha saputo costruire un universo fatto di meraviglia e di riflessione, per una saga dalla grande forza intellettuale che vale la pena di leggere a qualunque eta’.
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