Figlia del silenzio
di Kim Edwards (2007)
Lexington - inverno 1964. E' notte fonda quando - nel cuore di una tempesta di neve - Norah Henry sveglia il marito David: le prime doglie iniziano a farsi sentire, meglio andare in ospedale. Le strade sono impraticabili e - dopo un pericoloso testacoda - David decide prudentemente di deviare verso il suo studio medico: farà nascere lui stesso suo figlio, con l'aiuto dell'infermiera Caroline Gilles. Il bimbo - un bel maschietto di nome Paul - nasce, ma non è solo: inaspettatamente arriva dopo pochi minuti una gemellina, Phoebe. David passa ben presto dall'euforia della paternità alla più nera disperazione: i tratti somatici della bimba tradiscono immediatamente la sua affezione alla sindrome di Down... L'esperienza medica dice a David che la piccola avrà quasi sicuramente gravi scompensi cardiaci, ripiombandolo nell'incubo della sua infanzia, nella sofferenza della sua famiglia, dissoltasi in men che non si dica alla morte della sorellina di soli 12 anni, da sempre malata di cuore. In preda al panico affida Phoebe a Caroline, perchè la metta in un istituto d'igiene mentale: per la moglie Norah - sedata durante il parto - la piccola sarà nata già morta. Ma Caroline, seguendo un improvviso, irrefrenabile impulso, si rifiuta di abbandonare Phoebe in quel lager sotto mentite spoglie d'istituto: decide così di sparire con la bambina, dopo aver avvertito delle sue intenzioni David. A questo punto la storia si biforca, narrando da un lato le grandi difficoltà di Caroline, le sue impossibili battaglie per garantire alla propria bambina gli stessi diritti dei suoi coetanei, l'infinita serie di missive inviate a David per fornirgli una sorta di diario della crescita di Phoebe; dall'altro il lento, inesorabile sgretolarsi della famiglia Henry, i cui componenti vengono pian piano schiacciati - chi per un motivo, che per un altro - da un'assenza, quella di Phoebe. Una saga, lunga un quarto di secolo, di una famiglia improvvisamente divisa in due con un colpo d'ascia, ma in realtà tenuta unita con un filo invisibile dal cuore di un'estranea - Caroline Gilles. Una meravigliosa, toccante, avvincente storia di peccato e redenzione, di segreti e bugie, di sacrificio ed amore, un corposo romanzo di quattrocento pagine (edito Garzanti) che tocca temi difficili, spigolosi con grande naturalezza, senza banalità: la nascita di un figlio diversamente abile, la decisione di abbandonarlo, i tormenti di un'anima lacerata dai sensi di colpa, la depressione post partum, la solitudine dei componenenti di una famiglia in crisi... Un libro potente, un successo inatteso, un romanzo - questo Figlia del silenzio - che non mancherà di toccarvi il cuore. Imperdibile!
GIUDIZIO: WWW
Un film ispirato a Figlia del silenzio è decisamente auspicabile, ne verrebbe certamente un blockbuster di peso, di sostanza, pregno di tutta la magia di cui il cinema è capace. Certo alla regia ci vorrebbe qualcuno in grado di rendere tangibili le tante emozioni create dalla Edwards: Robert Redford sarebbe perfetto!
|