Forza del passato, La
di Sandro Veronesi (2000)
"Lei è un uomo triste?". Questa domanda, fatta da una giornalista a Gianni Orzan durante la consegna dei 15 milioni di lire del Premio letterario Giamburrasca, è l'incipit quasi in forma di vaticinio di questo divertertente, fresco e commovente La forza del passato (edito RL). Veronesi, che ho imparato a conoscere (e ad amare) grazie al bellissimo Caos calmo, è uno straordinario autore in grado di confezionare piccoli capolavori di semplicità, immediati quanto raffinati nella loro totale trasparenza ed elementarietà. Gianni è convinto di essere un uomo felice - sposato con Anna che ama da una vita, padre del piccolo Francesco, figlio di padre morto di fresco, ma apprezzato autore di romanzi per ragazzi - si trova ben presto piombato in un incubo: la sera stessa - di ritorno dalla cerimonia - uno sconosciuto lo raccatta alla stazione Termini fingendosi taxista abusivo; Gianni si accorge che questi è armato e, quando accenna a fatti privatissimi della sua vita, lo scrittore va comprensibilmente in panico, lanciandosi dall'auto in corsa. Inizia così a dipanarsi una trama incredibile, stralunata, imprevedibile che mette prevedibilmente in crisi Gianni: lo sconosciuto taxista lo avvicina nuovamente, dopo che lui ha riparato la famiglia a Viareggio, e gli confida d'esser stato il miglior amico del defunto padre e che questi non era il potente politico democristiano, amico intimo di Andreotti, che lui credeva, ma una spia sovietica, una cosiddetta "bottiglia nel mare" lanciata 50 anni pima dal KGB!!! Ed ecco allora che le certezze di Orzan iniziano a creparsi, il suo mondo cambia prospettiva e dietro gli angoli inesplorati appaiono realtà che mai avrebbe sospettato e che lo porteranno a chiedersi "Mai o sono davvero un uomo felice?". Suo arduo compito sarà combattere contro dubbi ed evidenze per darsi quella risposta positiva che la sua natura ottimista- ma in fondo fragile e timorosa, come quella di tutti o molti di noi - gli suggerisce a gran voce. Bello, bellissimo romanzo breve, che si legge d'un fiato facendoci pensare, facendoci apprezzare la semplicità di una vita normale, di una vita tradizionale, di una vita che oggi come oggi è talmente estranea ai sogni della gente da poter divenire prima o poi... trendy! Una vita che - come capirete leggendo La forza del passato - è come una vite d'oro nell'ombelico...Elogio della semplicità!
GIUDIZIO: WW 1/2
Nel 2002 Piergiorgio Gay ha girato il film ispirato a questo romanzo, interpretato tra gli altri da nientepopodimeno che Sergio Rubini e Bruno Ganz.
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