Identità al buio
di Harlan Coben (2005)
Coben tesse le sue trame con la pazienza e la precisione del ragno: tira fili invisibili che pian piano intrappolano senza scampo il lettore. Chi, come me, ha già letto i precedenti tre romanzi da lui firmati pubblicati in Italia sa però che quest'ottimo autore vive di alti e bassi, di luci ed ombre: e se dunque Non dirlo a nessuno e Non hai scelta ti scavano dentro un tunnel di emozioni e suspance fino all'ultima pagina, Svaniti nel nulla ed ora questo Identità al buio lasciano un po' a desiderare, se comparati con gli altri... Ma veniamo alla storia: Grace Lawson oggi è una donna felicemente sposata, Jack - suo marito - la adora, come stravede per i loro due figli Max ed Emma; ma la vita di Grace non è sempre stata rose e fiori: quindici anni prima fu protagonista, addirittura il simbolo mediatico, di una strage terrificante, il cosiddetto Massacro di Boston: durante l'attesa estenuante dell'inizio di un concerto rock cinque spari lacerarono l'aria lanciando nel panico una folla di oltre sessantamila persone. Il risultato fu la morte per calpestamento di diciotto ragazzi e il ferimento di altre decine di persone. Grace combattè per giorni tra la vita e la morte: il suo viso angelico finì su tutti i notiziari e sulle prime pagine dei quotidiani nazionali... gli Stati Uniti trattenero il fiato per il destino di quella bellissima ragazza. Si salvò, alla fine, rimanendo però menomata ad un ginocchio: la zoppia non l'avrebbe più abbandonata. Faticosamente Grace tornò alla normalità e - a parte come ispirazione inconscia dei suoi famosi dipinti - riuscì a cancellare gli eventi dolorosi di quel terribile giorno. Ma come spesso succede nei romanzi di Coben, il passato torna improvvisamente a bussare alla porta di Grace; ritirate le foto di un week end in campagna, Grace trova mischiata tra le altre, un'istantanea vecchia di vent'anni in cui sono ritratte cinque persone: tre ragazze - delle quali una con una X tracciata sul volto con un indelebile rosso - e due ragazzi... uno di loro sembra proprio suo marito Jack. Quella sera Grace ne parla col marito, il quale nega decisamente di essere lui il giovane riccioluto di quella foto... ma pare sconvolto, esce di casa e scompare. All'angoscia per la scomparsa del padre dei suoi figli, si sostituisce ben presto in Grace la determinazione di ritrovarlo ad ogni costo, anche se questo significhi alzare il coperchio che aveva messo sul suo doloroso passato. Intrighi, violenze e minacce si avvicendano senza esclusioni di colpi in questo romanzo (edito Mondadori), secondo uno schema cobeniano tipico nel quale il protagonista è sempre un uomo (o una donna) della strada, uno qualunque e si trova a dover districare complicate matasse di misteri e segreti. Un po' forzata la storia di questo Identità al buio, a tratti poco convincente, a tratti poco coinvolgente. Si tratta comunque in assoluto di un buon romanzo, anche se soffre delle due splendide opere precedenti con le quali siamo obbligati a confontarlo... Identità in ombra!
GIUDIZIO: WW
Forse non sarà un capolavoro, questo Identità al buio, ma potrebbe diventare un buon film se il ruolo di Grace fosse affidato all'ormai bravissima - oltre che splendida - Nicole Kidman...
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