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Thunder - Laughing on judgement day
(1992)
Difficile che una rock band d'oltremanica riesca a suonare AOR (adult oriented rock) con successo in tutto il mondo: questo è un territorio tipicamente americano, nel quale per gli altri resta poco, pochissimo spazio. I Thunder invece ci sono riusciti, sebbene con fortuna alterna: questo bellissimo Laughing at judgement day fu il loro secondo album, che doveva confermare lo strepitoso successo dell'esordio Backstreet simphony. La prima cosa che colpisce di questo lavoro è la sua durata: ben 14 tracks per un'ora e dieci di musica festaiola, divertente, carichissima. Si parte dalla bella Does it feel like love? con chitarre che ricordano molto i primi lavori di Bon Jovi, per poi passare alla scatenata Everybody wants her che con i suoi fiati bluesy riporta ad atmosfere da The blues brothers (non a caso nel debut album era contenuta una bella cover di Gimme some lovin'...). I Thunder dimostrano appieno il loro talento con delle capacità compositive staordinarie anche nel campo delle ballads (esiste anche un album ufficiale del 2003 dedicato al meglio dei loro lenti): Low life in high places vi strapperà il cuore al primo ascolto. Dopo la title track ci imbattiamo in Empty city, altra bellissima traccia dai ritmi lenti e malinconici che improvvisamente ci teletrasporta a passeggiare prudentemente tra le strade deserte di una metropoli notturna, con la sola compagnia dei neon che illuminano qua e là l'asfalto bagnato di pioggia. Non c'è una canzone che non sia indovinata in quest'album: Today the world stop turning ti gonfia il cuore fino a farti male, Long way from home è un viaggio verso casa di ben 6 minuti, pieno d'emozioni ed aspettative; Fire to ice è un gran pezzo di rock melodico, Feeding the flame gode di una performance vocale di Danny Bowes davvero notevole. E si continua su altissimi livelli passando dalla splendida armonica di Better man (che gran pezzo!!!) a ritornello iperballabile di Moment of truth, dalla bonjoviana Flawed to perfection alla malinconica Like a satellite per chiudere il cerchio con la bellissima Baby I'll be gone... Bellissimo album, di grandissimo spessore per un gruppo poco conosciuto ma dalla fortissima personalità musicale, da consigliare a chiunque ami un rock mai pesante, sempre molto melodico e orecchiabile, ma mai, dico mai, banale. Per ridere nel giorno del giudizio!
GIUDIZIO: WWW
Colonna sonora perfetta per un film ad alta densità di spettacolo ed effetti speciali, ma anche ricco di momenti di riflessione... come Constantine, ad esempio. Assolutamente da avere anche l'album successivo a questo, intitolato Behind closed doors.
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Filippo Nembrini
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